DIETRO AL SIPARIO
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LUGLIO/AGOSTO 1997 ANNO I NUMERO 3
SE LA SPERANZA È L’ULTIMA A MORIRE…
Ultimamente, la nostra associazione sta attraversando un periodo di crisi, questa crisi penso che sia dovuta all'inesperienza dei dirigenti (presidenza e direttivo), che hanno commesso alcuni errori.
Con questa lettera vorrei chiedere a tutti gli associati, di scusarci dei nostri errori, ma soprattutto di impegnarsi di più, per far vivere la nostra associazione, che come ho già detto nell'ultimo direttivo, ci ha dato anche cose positive.
Vi chiedo pertanto una più stretta collaborazione, che non vuol dire essere per forza attivi, inventare qualcosa, scervellarsi per cercare nuove idee, nuove soluzioni, che saranno comunque bene accette, ma basta che partecipiate di più alle attività che già ci sono.
Tante persone mi hanno detto che l'associazione non sta facendo niente, ebbene non sono d’accordo, è vero forse sta facendo poco, e quel poco sicuramente non è sufficiente per le nostre potenzialità e ambizioni, ma è già qualcosa, un inizio, una base per crescere.
Ma per crescere, ripeto, c'è bisogno della collaborazione attiva o passiva di tutti gli associati, in parole povere se riusciamo ad organizzare una serata, un giornalino, una qualsiasi attività, quando non c'è la partecipazione dei soci sarà sempre un fallimento.
E' vero magari, a qualcuno non interessa giocare a quel gioco o a fare quell'attività, o magari gli interessa ma non ha un gruppo e quindi sa che quella sera non giocherà, non importa! Bisogna partecipare lo stesso, farsi vedere, anche contestare questo stato di cose, in modo che l'associazione si possa muovere in qualche direzione, forse lentamente, forse in modo anche insoddisfacente, ma se non si ha un punto di partenza, non si potrà mai progredire.
Abbiamo il venerdì sera al "Centro d’Incontro Rigola", la domenica sera, siamo ospitati nella sede di Rifondazione Comunista (che ringraziamo), abbiamo un giornalino, ci sono in cantiere, alcune iniziative simpatiche e interessanti (sicuramente utili per l'associazione). Ebbene PARTECIPATE, AIUTATECI/VI CRESCERE.
In fine volevo informare tutti gli associati che in data 06/07/97 c'è stato un avvicendamento nella presidenza, Roy si è dimesso dalla carica di segretario, perché deve partire per naja, il suo posto è stato preso da Simona (ex-vice-segretaria), io sono stato eletto vicesegretario, e cercherò d'essere degno della fiducia che mi è stata riposta, cerchiamo di esserlo tutti.
Giuseppe Crovini
HIP HOP COS’È?
L’hiphop è un movimento culturale. Quindi una quantità di giovani che agiscono, pensano, parlano e fanno più o meno le stesse cose.
La Cultura hiphop è nata nei ghetti neri americani negli anni settanta, quando i ragazzi non potevano andare nelle discoteche e cominciavano a miscelare LP differenti, con dei giradischi, e altri su questo nuovo ritmo cantavano con parole dure e non ritmate tutto il loro rancore verso la società. Alcuni di questi erano anche ballerini di Break-Dance, gente che faceva i murales e alcuni scorrazzavano per le strade con Skate-Board.
Oggi questo gruppo è tra i più omogenei al mondo, in quanto si è espanso ed ha preso piede su tutta la terra abitata: dall’America Meridionale all’Europa, dall’Est-Asiatico al Sud Africa.
L’esponente di questa Cultura è il B-BOY se ragazzo, la FLY-GIRL se ragazza.
Ogni B-Boy o Fly solitamente ha un’attività, che può essere: il rapper, il writer, il breaker o lo skater. Il rapper è quello che produce il conosciuto sound del Rap, a sua volta il rapper può essere DJ e/o MC, cioè il DJ (Disk Jockey) è quello che, con l’aiuto di due o più giradischi, produce la base sulla quale l’MC canterà; l’MC (Master of Cerimony) è quello che canta, che può cantare con un testo già scritto o improvvisando, il Writer è l’artista di strada, colui che disegna i murales, graffiti o "pezzi" come sono definiti nel gergo, i pezzi sono fatti principalmente con bombolette spray, il Breaker è quello che balla la Break-Dance, un ballo composto da vari movimenti veloci e complicati, quali girare sulla testa, con solo una mano a terra, etc, lo Skater è quello che compie acrobazie con lo skate-board e/o con gli In Line Roller.
Il b-boy si riunisce in certi punti della città, dove vi sia la disponibilità per ballare o andare in skate-board: Piazza Castello a Torino è il posto migliore. Sotto i portici del Regio si balla e si scambiano fanze (Fanzine, Fanatic Magazine, cioè un giornale che tratta di un solo o più argomenti correlati; come il nostro, guarda un po’?!) e bozze, sotto Palazzo Madama (non palazzo dei carabinieri...) si fa skating sui gradoni, e su quel poco di verde che c’è, si scambiano fanze, bozze, informazioni e si rappa in freestyle (Cantare il rap improvvisato in acapella). Il Writer invece per agire preferisce la notte, quando si può mimetizzare e creare pezzi all’altezza di Picasso o altri artisti (infatti il Writer fa disegni anche molto grossi e stupendi in molto meno di mezz’ora, mentre un pittore ci mette giorni per un 50X70)
Il b-boy ha, come tutti gli stili di vita un proprio abbigliamento, definibile con una sola parola: oversize; infatti, il b-boy veste pantaloni molto larghi con cavallo alle ginocchia, maglie larghe e molto lunghe, scarpe anch’esse grosse e cappellino da baseball tenuto sugli occhi, ma quando balla ad esempio veste comodo (tute da ginnastica) o quando va a fare i graffiti veste "stretto", che per i comuni mortali sarebbe già una taglia in più.
Il b-boy ha un soprannome, una tag, che serve a "marchiare" le zone dove si è passati; la tag è un nome stranissimo che serve anche e principalmente ai Writer per "segnare" la zona di appartenenza e firmare i pezzi; inoltre il b-boy spesso appartiene a una Crew, un gruppo, anche questa con un nome strano, che viene quasi sempre siglato.
In molti paesi del mondo l’hiphop è la cultura giovanile per eccellenza (Svizzera, USA), mentre gli altri (Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, etc.) si stanno adeguando e le strade si stanno riempiendo di giovani che seguono questo stile di vita.
Dobbiamo anche ricordare che il cinema ha raccolto molti adepti: tanti infatti si sono avvicinati all’hiphop guardando film come "Beatstreet".
Il b-boy ha tra i suoi sogni del cassetto quello di fare viaggi per conoscere le scene degli altri paesi, infatti molti b-boys italiani hanno già visto Svizzera, Germania e Francia.
Il b-boy è anche solidale con i "fratelli", infatti difficilmente non ne aiuterà uno in caso di difficoltà, inoltre è molto socievole ed è anche sempre pieno di vitalità.
Nell’hiphop una cosa fondamentale è il RISPETTO. Non il rispetto che c’è tra schiavo e re, i b-boy sono tutti allo stesso livello, tra i più e meno bravi c’è lo stesso rapporto. Questo rispetto sarebbe molto probabilmente il meccanismo che potrebbe rendere possibile l’anarchia.
Se vedete quindi un ragazzo con pantaloni molto larghi, maglia XXXL e cappellino sugli occhi non riconoscerete un pagliaccio, scappato da un circo, che perde i pantaloni, ma un seguace di questa fantastica cultura.
Diego Ferranti
Il figlio del tempo
(Isaac ASIMOV, Robert SILVERBERG, Gruppo editoriale Fabbri-Bompiani-Sonzogno 1992)
Il figlio del tempo è un romanzo che racconta di alcuni esperimenti che vengono fatti nel laboratorio di un ipotetico futuro, degli scienziati prelevano con una specie di macchina del tempo degli oggetti dalla preistoria; tutto bene finché un giorno non decisero di prelevare un bambino, incomincia così una tenerissima relazione di amore-paura tra il bambino e la dottoressa che lo segue, gli insegna a parlare e a vivere da bambino civile finché il richiamo della libertà nel bambino, costretto a vivere in una piccola stanza, diventa insostenibile.
Simona
Schindler’s list
(Regia di Spielberg)
La lista di Schindler è un film (ed un romanzo) ambientato durante la Shoah meglio conosciuta come Olocausto, racconta di tal Oskar Schindler industriale tedesco che usa gli ebrei nella sua fabbrica come mano d’opera a basso costo.
Tipo donnaiolo e festaiolo, Schindler, si accorge solo più tardi della gravità di ciò che succede nei campi di concentramento e nei ghetti, quando si rende conto delle reali intenzioni di Hitler, e cioè il genocidio degli ebrei, spende tutti i soldi accumulati per comprare gli ebrei contenuti in una lista da lui compilata, comprendente 1200 ebrei.
I discendenti degli ebrei salvati da Schindler sono ora seimila, mentre quelli morti oltre sei milioni. Dieci milioni in tutto le vittime del Nazismo (comunisti, ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, partigiani e portatori di handicap).
Luka
The Elder Scroll: Chapter II
DAGGERFALL
(Bethesda Softworks)
Se dovessi usare una sola parola direi senz’altro FANTASTICO. Se ne avessi altre potrei aggiungere Enorme, Affascinante, Spettacolare, et cetera.
Un GdR vastissimo ed estremamente realistico (360 giorni di carcere per aver splattato un paio di inermi cittadini e 5 per essermi accampato in pieno centro città), i rumori in stereo sono favolosi e ti avvertono in tempo dell’arrivo dei nemici (dal rumore puoi capire di che morte stai per morire). Pochi (immagino, dato che non ne ho ancora trovati) i limiti alla libertà di interazione, puoi girare tutto il paese e tutti gli stati camminando per ore ed ore. Da provare assolutamente per tutti i Role Player.
Luka
MA E' DAPERTUTTO
Sabato 10 Maggio 1997 si è svolto un concerto al NAXOS di Torino, dove ha suonato anche il nostro Onnipresente Vice Giuliano Zanetti con il suo complesso, gli ULTIMO TOTEM, analizzando la serata obbiettivamente senza giudizi di parte (VAAII LUCIAAANO !!!!), il gruppo dell'Onni è stato tra i migliori, soprattutto perché hanno avuto il "coraggio" di suonare solo ed esclusivamente pezzi propri, senza cimentarsi in cover da Karaoke o peggio, come invece hanno fatto molti tra i gruppi presenti.
La performance degli U.T. è stata comunque rovinata dalla pessima masterizzazione (si dice così ?), e il microfono che non funziona, e la chitarra che copre tutti gli altri strumenti ecc, cosa che ha rovinato un po’ tutti i gruppi, anche se la situazione è andata migliorando con il loro susseguirsi.
In definitiva, un grosso complimento all'Onni e al suo gruppo, in attesa (e nella speranza) di sentirli suonare in un concerto organizzato dalla nostra (ormai quasi onni come il Vice) Associazione.
Giuseppe Crovini
DIVIETO D’AFFISSIONE
LEX ARCANA
Il gioco di ruolo della Dal Negro è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi finora mai messi in circolazione, per la sua ambientazione, per la struttura delle regole e del sistema di gioco, sicuramente innovativo.
L'ambientazione è l'essenza di questo gioco: l'impero romano nel fior fiore della sua espansione è il mondo dove i personaggi si trovano ad indagare sugli intrighi ed i sotterfugi del tempo e a volte a combattere le sue guerre.
Ma non è tutto qui, il gioco è anche impregnato delle leggende e miti che ci sono arrivate dai poemi epici o semplicemente dalla fantasia della gente dell'epoca, che però qui in questo gioco s’incontrano e si scontrano nella realtà.
Sono proprio questi misteri lo scopo del gioco, scoprirli, dominarli o distruggerli questo è LEX ARCANA un succo concentrato di storia, fantasia e realtà.
Le regole sembrano difficili, specialmente quando uno compie i primi passi in questo mondo fantastico, e specialmente se è già un giocatore d’altri giochi di massa come D&D od Advanced, ma imparate due o tre nozioni fondamentali e soprattutto dimenticate tutte le regole di tutti gli altri giochi di ruolo, il regolamento diventa di una facilità enorme ed il sistema di gioco (questo è un parere personale, ma ben motivato), è uno dei migliori, se non il migliore di tutti i giochi di ruolo finora inventati.
Il migliore non perché sia più bello o più ben fatto degl'altri, anzi forse gli ideatori hanno trascurato alcuni aspetti che avrebbero meritato un approfondimento maggiore, ma migliore perché simula nel migliore dei modi la realtà.
Una spada si può rompere, un'armatura si può rovinare, una piccola fionda può fare più male di uno spadone a due mani se chi usa la fionda è molto abile ed invece chi usa lo spadone è un incapace.
Tutti questi aspetti sono curati con attenzione nel sistema di gioco di LEX, il che lo rende oltre che stupendo per il mondo è l'ambientazione, anche molto più "giocabile" di altri giochi di ruolo.
In fine, i manuali oltre ad essere ben fatti, si possono acquistare ad un prezzo contenuto almeno in rapporto ad altri giochi di ruolo.
E allora ragazzi cosa aspettate? La CHOORS AUXILIARIA ARCANA vi attende.
Giuseppe Crovini
PERLE DI SAGGEZZA
Il pessimismo della ragione deve essere superato dall’ottimismo della volontà.
(V.Hugo)
Non è detto che una idea sia giusta perché qualcuno è morto per essa.
(O. Wilde)
Si può vivere con gli altri ma si sopravvive solo con se stessi.
(O. Wilde)
Non conosco me stesso e che Dio mi aiuti se dovessi mai riuscirci.
(O. Wilde)
Se smetti di imparare cominci ad invechiare.
(Walt Withman)
Non lasciare che nessun giorno passi senza aver imparato qualcosa.
(Walt Withman)
Appello
Iscrivetevi e fate iscrivere i vostri amici all’associazione socioculturale "LA CASA TRA I MONDI".
L’iscrizione da diritto a partecipare alle attività ed al giornalino.
Da diritto ad alcuni sconti presso i negozi convenzionati.
L’associazione è una cosa fatta da noi liberamente e senza controlli.
Pochi sono disposti a dar voce e importanza ai giovani che, d’altro canto, spesso la temono e la rifiutano.
Iscriviti!! Compra un pezzo di libertà.
Il presidente
Presentiamo in versione integrale il lavoro, presentato dal nostro presidente, che ha vinto il concorso per dare un nome alla biblioteca di Venaria:
Tancredi MILONE
Attore, Capocomico e commediografo celebratissimo, nacque a Venaria Reale
(Secondo un libro sulla storia di Venaria nacque il 3/4/1839 mentre per un libro sulla storia del teatro dialettale il 3/4/1831) e morì a Torino il 21/10/1908. Allievo di Giovanni Toselli (fondatore del teatro dialettale piemontese) recitò per anni nella Compagnia diretta dallo stesso Toselli diventandone condirettore. Fu insuperabile interprete della parte del "Capo Sezione" nelle "Miserie ‘d monsiù Travet" di V.Bersezio. Nel 1869-70 fondò "La Compagnia Subalpina" (prima con Antonio Cavalli e Teodoro Cuniberti poi con Francesco Ferrero, Teresa Rosano ed Enrico Gemelli) che, il 2/3/1871 al teatro Nazionale di Genova ottenne uno strepitoso successo nella commedia "Son neir, son ross, son bianch" di E.Gemelli. Altro successo memorabile l’ottenne il 12/3/1872 al teatro Rossini di Torino in "Luisa d’Ast" di Mario Leoni; e l’8/1/1886 ne "Lj mal nutrì", sempre di M.Leoni al teatro d’Angennes (poi Giandoja) di Via Principe Amedeo a Torino. Diresse, con G.Toselli ed E. Gemelli, la grande compagnia La Torinese formatasi nel 1880, poi, scioltasi questa, formò prima una compagnia insieme con E. Gemelli e P. Vaser, poi un’altra con D. Berlenda.Per meriti artistici ottenne il Cavalierato della Corona d’Italia. Scrisse una interessante opera intitolata "Memorie e documenti del teatro piemontese" con la quale ci lasciò una preziosa testimonianza dei primordi del nostro teatro dialettale e puntualizzò le varie fasi della carriera artistica del suo maestro G.Toselli.
Come commediografo, scrisse: "Chi la fà la speta" (Prima rappresentazione al teatro Balbo 1869), "La festa an montagna" (Teatro Stadera 1870), "Le nòsse an colina" (Teatro Rossini 1870), "El pì bon ovrijè" (Teatro Rossini 1871), "La partensa dij coscrit" (Teatro Rossini 1873), "Tutj an gabia" (Teatro Commedia, Milano, 1875), "Un savi an mes ai mat" (Teatro Nazionale, Piacenza, 1875), "L’amis ‘d ca" (Teatro Rossini 1882), "Creada e padrona", vaudeville con musiche del maestro Termignon (Teatro Rossini 1885).
Ebbe una figlia, Giuseppina Milone Romagnoli, anch’essa ottima attrice del teatro
dialettale piemontese che recitò per anni nelle più importanti Compagnie dell’epoca riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica.
Gli altri lavori sono consultabili in Biblioteca.